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Green Day: bad boys con la passione per il punk rock

I Green Day sono una rock band americana nata in California e precisamente a Berkeley, nel 1986. La band è composta da Billie Joe Armstrong (chitarra e voce), Mike Dirnt (basso e voce secondaria), Tré Cool (batteria) e Jason White (chitarra).

Tré Cool sostituisce l'originario batterista Al Sobrante nel 1990, il quale lascia il gruppo per dedicarsi con maggiore impegno allo studio. Jason White, che ha fatto parte della band dal 2012 al 2016 è sempre presente nelle registrazioni e spesso nei live ma in questo momento non è membro effettivo della band. (leggi l'articolo)

La formazione nasce con un altro nome, Sweet Children, suonando molte volte nel panorama punk americano ma vengono più volte scartati a causa del loro sound considerato troppo pop. La svolta avviene però con l’arrivo del batterista John Kiffmeyer (detto Al Sobrante) il quale organizza una serie di concerti in ambienti punk per cui la band si propone ad un pubblico più vasto.

Ben presto si decide di cambiare il nome e viene usata una espressione slang americana che significa “giornata passata a fumare erba”: Green Day. In breve pubblicano il oro primo EP che si intitola 1.000 Hours e successivamente, nel 1990,  “39/Smooth” riscuotendo un discreto successo.

Nel 1991 è la volta del disco Kerplunk, già senza Al Sobrante che lascia per dedicarsi allo studio., e viene apprezzato sia in America che in Europa. Ben presto la band viene notata da alcune importanti etichette discografiche e infatti, nel 1994, firmano un contratto con la Reprise Records.

E la volta di una una serie di dischi apprezzatissimi: Dookie (1994), Insomniac (1995), Nimrod (1997) e Warning (2000), realizzato dopo una pausa di tre anni per dedicarsi alle proprie famiglie.

La vera consacrazione avviene però nel 2004 con l’uscita del disco American Idiot al quale segue il loro tour più lungo (150 date) che arriva fino in Giappone, Australia, Sud America e Inghilterra.

Un’altra tappa importante dei Green Day è la loro partecipazione nel 2005 al Live 8 di Berlino. Durante il quale si svolgono 11 concerti gratuiti organizzati per cancellare il debito pubblico dei paesi più poveri nel mondo. Alla grande kermesse musicale suonano Madonna, Bon Jovi, Coldplay, U2, The Who, Paul McCartney, The Cure, Linkink Park, Muse, REM e molti altri. Organizzatore dell’evento è Bob Gledof. Nella circostanza I Green Day eseguono alcune loro hits come  Minority, Holiday, American Idiot e We Are The Champion dei Queen.

La band torna in studio nel 2008 e l’anno successivo esce 21st Century Breackdown e l’anno successivo il loro disco American Idiot diventa un musical.

Nel 2012 escono in sequenze tre dischi: Uno!, Dos! e Tres! Nel mese di ottobre del 2016 vede finalmente la luce il loro attesissimo nuovo disco dal titolo Revolution Radio, il dodicesimo disco in studio della band, nel quale sono contenute 12 canzoni.

Queste le parole pronunciate da Billie Joe Armstrong dopo l’uscita del disco: “Il disco va dalla vita di un tossico a quella di un giocatore di azzardo, da una madre single ad un soldato secondo il modo in cui tutti noi siamo intrecciati gli uni con gli altri”.

Nelle parole di Armostrong si possono leggere diverse cose ma è certo che la band americana ha trascorso negli ultimi anni delle situazioni di difficolta: la dipendenza dalle droghe di Billie Joe, la guarigione da un tumore di Jason White e quella della moglie del bassista Mike Dirnt.

I Green Day sono une delle band più importanti nel panorama punk rock internazionale, chiaramente ispirati a storiche band della generazione che li ha preceduti (Ramones e Clash fra tutti), anche se hanno sempre rifiutato la definizione di band pop punk.

A loro, indiscutibilmente, si sono ispirate molte formazioni punk rock come Blink 182, Face to Face e molte altre.

I Green Day sono da sempre molto attenti alle problematiche sociale del mondo e sono molto attivi nel campo della beneficenza, come avvenuto nel 2012, in occasione del disastroso uragano Sandy che devastò Cuba, Giamaica e Repubblica Dominicana causando quasi trecento vittime e devastando interi territori. Nella circostanza la band pubblicò sulla propria pagina ufficiale un indirizzo della Croce Rossa Americana a cui fare le proprie dotazioni per le popolazioni così duramente colpite.

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

 

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Tags: Billie Joe Armstrong, Muse, Mike Dirnt, Madonna, Face to Face, Bon Jovi, Ramones, The Cure, Paul McCartney, Coldplay, Cuba, Green Day, REM, Blink 182, Musical, The Who, The Clash, U2
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