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L’underground dei Velvet Underground: carriera finale e lascito alla musica rock

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Dopo aver analizzato l'underground di New York grazie alla storia della famosissima band Velvet Underground (leggi qui l'articolo), vogliamo ora analizzare l'ultima parte della carriera della band nonchè il lascito che questo gruppo musicale originale ha lasciato in eredità alla musica rock.

Dopo tre album in studio, uno diverso dall'altro (The Velvet Underground & Nico -1966; White Light White Heat -1967; The Velvet Underground -1968), i Velvet Underground continuano l'ultima parte della loro avventura musicale con un disco live. Velvet Underground live, doppio album registrato nel 1969, non vide però la luce fino a metà del decennio successivo e fu l'ultimo targato MGM.

Da molti nemmeno considerato il quarto album della band, ci rivela comunque come i quattro fossero ancora agguerriti su palco, anticipando un certo sound espresso sucessivamente nella musica "industriale", mentre gran parte del suo materiale fu in realtà pubblicato ufficialmente soltanto nel corso degli anni '80 e '90, decenni della rivalutazione storica del gruppo.

Il nuovo decennio si presenta pieno di sorprese per il quartetto che da subito firma con l'Atlantic. Per la nuova etichetta esce Loaded (1970), un album che segna grandi cambiamenti nella line-up della band. Innanzitutto la batterista Moe Tucker se ne va per motivi di gravidanza e per l'occasione viene sostituita da Billy Yule, fratello minore di Doug alle tastiere dopo l'uscita di John Cale, ancora studente alle superiori.

Doug inoltre reclama maggior presenza all'interno del quartetto tanto da comparire alla voce principale in alcuni brani dell'album. Solo Reed e Morrison, ormai, fanno parte della lineup originale.

Ma le sorprese non sono finite, e la più eclatante era ancora da venire: alla fine dell'estate, alle soglie della pubblicazione dell'album, Louis 'Lou' Reed, il fondatore e l'anima della band, lascia definitivamente i Velvet Underground. Si ritirerà per qualche mese presso la casa paterna di Long Island prima di iniziare la sua lunga e profiqua carriera da solista.

Loaded fu comunque un lascito finale positivo per Reed che qui compose pezzi rock più convenzionali tanto da rendere l'album il più accessibile per un pubblico mainstream. "Rock and Roll" e "Sweet Jane" sono brani comprensibili e positivi, destinati a diventare degli standard rock nel corso degli anni '70, sebbene di una banalità imbarazzante per gli apici già raggiunti nella carriera della band.

I Velvet avevano firmato per un paio di album con la Atlantic ma senza Reed gli editori si rendono subito conto che il potenziale commerciale della band è in declino. Decidono così di pubblicare una registrazione semi ufficiale di un ultimo concerto con Reed tenutosi il 23 Agosto 1970 al Max's Cansas City, un nuovo locale di Manhattan inaugurato dalla band stessa che quireplicò i suoi live per molti mesi, un paio a serata.

il Max's era un locale molto alla moda, frequentato da artisti ed intellettuali e che successivamente divenne il quartier generale della nuova espressione musicale denominata 'New Wave', di cui i Velvet vengono considerati ispiratori.

Live at Max's Kansas City fu registrato da Brigid Polk, una collaboratrice di Warhol, con un registratore a nastro portatile, e nonostante l'evidente scarso risultato qualitativo e il voluto chiacchiericcio di sottofondo, il disco venne pubblicato nel 1972 per la Cotillon, sussidiaria dell'Atlantic.

Privati del loro timoniere i Velvet decidono comunque di non sciogliere la band ma in breve anche Morrison e la rientrata Tucker se ne vanno lasciando il compito di continuare l'avventura al solo Doug Yule. E' lui a pubblicare nel 1973 l'ultimo lascito discografico a nome Velvet Underground, un sommesso Squeeze, album registrato con Ian Paice, batterista dei Deep Purple, assieme a qualche altro musicista da studio.

Nessun membro originario suona ormai in quest'album il cui destino è quello di essere in breve dimenticato mentre a posteriori viene spesso omesso dalla discografia ufficiale della band.

Una nuova formazione viene assemblata in tutta fretta per il tour promozionale in Gran Bretagna mentre lo stesso manager Sesnick abbandona il suo ruolo. Dopo il tour fallimentare e l'uscita dell'album nella sola Europa, seguito da critiche pessime, l'avventura del gruppo vede qui il suo epilogo finale.

Ciò che rende effettivamente interessanti ed alternativi i Velvet Underground, sono in ultima analisi i primi due album e qualche isolato brano successivo ma, come disse Brian Eno (cofondatore dei Roxy Music e prouttore, tra gli altri, degli U2), in una citazione ripetutamente riportata: la band sì, ebbe scarsi riconoscimenti tra i propri contemporanei ma coloro tra i pochi che acquistarono i loro dischi fondarono band di successo o divennero noti critici musicali…

Riassumendo, diciamo che la musica dei Velvet fu molto diversa da ciò che i giovani degli anni '60 erano abituati ad ascoltare e ballare, sia per svago che per protesta. Non era musica garage, non era psichedelia pura, era invece qualcosa di diverso, nuovo, ricco di sostanza sperimentale.

Il background culturale dei suoi fondatori conferisce una sfumatura più colta alla loro musica: Lou Reed aveva studiato lettere alla Syracuse University di New York e la sua passione per la poesia lo rende un abile paroliere, un vero poeta dell'underground urbano, vincente nel descrivere atmosfere e personaggi dei bassifondi, situazioni psicologiche di disagio ed alienazione. E' grazie all'influenza del suo professore, il poeta Delmore Schwartz, che incomincia a scrivere testi profondi in brani di easy rock & roll.

John Cale si era d'altro canto formato in ambienti di musica avant-garde e la sua passione per lo sperimentalismo e il rock'n'roll, associato allo spirito di ricerca dello stesso Reed, fa sì che si introducano nuovi elementi sonori all'interno della band, come feedback e forti distorsioni, cacofonia ed suggerimenti provenienti da altre aree culturali.

E' proprio questa ondata di novità introdotta nella loro musica che, se da una parte li rende una band di difficile comprensione per i suoi contemporanei, fa sì che i Velvet Underground siano praticamente il gruppo musicale che maggiormente influenzò la futura storia del rock.

Diedero origine al rock pessimista, in contrapposizione alla natura vivace ed ottimista della psichedelia di San Francisco, abbracciata e divulgata dal movimento hippy. Grazie all'introduzione di elementi di musica indiana si originò il filone del raga-rock, come grazie all'innovativo utilizzo di 'rumori' all'interno delle loro composizioni musicali, vide la nascita il noise rock, molto in voga anche ai giorni nostri.

L'eterea e distaccata figura di Nico, attrice, cantante e modella tedesca, col suo tipico stile ed il timbro vocale basso sarà, anche grazie alla sua carriera da solista, la madrina del rock gotico (Gothic rock), mentre i Velvet stessi, con la loro musica decadente e spesso vestiti completamente di nero, ne anticipano la moda.

Nella loro varia discografia suonarono per la prima volta nuovi generi musicali: l'Heavy Metal è stato da loro affrontato per primi col brano Sister Ray, da molti considerata anche la traccia prototipo del lo-fi, la musica a bassa fedeltà, mentre in Sunday Morning si può udire il primo vagito di dream pop. Lou Reed viene considerato il padrino del Glam rock mentre La New Wave di metà anni '70 e '80, similmente, prende il via dalla poetessa del rock Patti Smith, grazie ad influenze che lei stessa attribuiva ai Velvet Underground.

Ma su tutti sarà il loro stile di fare musica, dissacrante e nichilista, ad influenzare il punk rock prossimo a venire. Insieme ad altre band dell'epoca, denominate protopunk (in particolare gli esponenti della garage music di Detroit, Stooges e MC5, che anticiparono un certo atteggiamento su palco, o dei NewYork Dolls), lasciarono in eredità tanti di quei tratti salienti che il movimento Punk77 fece proprio.

Già negli anni '70 molti artisti rock dichiararono l'influenza dei Velvet sulla loro carriera, da Patti Smith e David Bowie a Brian Eno, dai New York Dolls ai Sex Pistols, come anche i Talking Heads e più avanti i R.E.M., i Sonic Youth e tanti altri. Molti musicisti rock, guardando al passato, non poterono notare l'attualità di certi tratti dei Velvet Underground. Glam rock, Post rock e rock alternativo (Alt rock), tutti presero il via dal un loro modo di sentire la musica.

E ancora, molti artisti tedeschi di quel decennio, esponenti del Kraut rock (conosciuto anche come Musica Cosmica), dichiararono l'influenza della band grazie alle loro sperimentazioni live, cacofoniche ed elettroniche, alle soglie del rumorismo puro che, come già anticipato, andarono a suggerire anche la musica industriale e il Noise rock.

Si sa che ogni generazione, musicale o meno, con il proprio atteggiamento di rottura col passato fornisce gli input di sviluppo della propria razza, ma i suggerimenti musicali che i Velvet Underground lasciarono ai rockers a venire sono incredibilmente ricchi e vari. Molti dei generi underground dei giorni nostri partono da idee germinali provenienti da quel passato…

La loro storia finisce qui. Potrei concludere anch'io… ma cosa successe alla carriera di questi pionieri dell'underground attuale? Quali i risvolti nelle loro vite post Velvet? E' sempre interessante analizzare una biografia e le loro ci svelano in realtà aneddoti curiosi, svolte impreviste, altri momenti di storico interesse. Come non dedicargli un ultimo articolo? Ci vediamo lì, allora! Alla prossima settimana…

"Sweet Jane" https://www.youtube.com/watch?v=nkumhBVPGdg

“Pale Blue Eyes” https://www.youtube.com/watch?v=-CQ7-nRSOt8

"Sister Ray" https://www.youtube.com/watch?v=53F5nY68cBM

 

Giusy Locatelli (Onda Musicale)

— Onda Musicale

Tags: Giusy Locatelli/Detroit/Punk Rock/Sex Pistols/Lo-Fi/Ian Paice/Stooges/John Cale/Glam rock/Heavy metal/Atlantic Records/Andy Warhol/Nico/Deep Purple/Brian Eno/New Wave/R.E.M./MC5/sonic youth/Talking Heads/Psichedelia/Post rock/David Bowie/New York Dolls/Patti Smith
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