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Rocketman: “Devi uccidere la persona che ti volevano far essere, se vuoi diventare chi vuoi essere davvero”

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"Rocketman" è un film musical del 2019, diretto da Dexter Fletcher, che narra la vita del cantante e pianista Elton John dall'infanzia fino agli anni '80.

Il 29 maggio è uscito nelle sale italiane "Rocketman", il biopic su Sir Reginald Kenneth Dwight (interpretato da Taron Egerton), che rimarrà in cartellone ancora per qualche settimana. Il paragone tra questa pellicola e "Bohemian Rhapsody", il film su Freddie Mercury, è inevitabile, anche perché il regista del primo è stato co-regista del secondo. Le differenze tra le due pellicole sono molteplici: prima di tutto "Rocketman" è un musical vero e proprio, mentre "Bohemian Rhapsody" è "solo" un film con molte canzoni.

Le critiche principali sul biopic di Singer e Fletcher sono state di scarsa aderenza alla vera storia, cosa che invece non si può dire sulla pellicola del solo Fletcher (ma delle persone che cantano anziché parlare possono essere definite realistiche?) Per differenziare i due film, o forse per risolvere l'impasse di raccontare la storia del produttore del biopic stesso, Fletcher ricorre a immagini oniriche, sogni, incubi, allucinazioni e coreografie musical attraverso le quali cerca di farci vedere la vicenda dal punto di vista del bambino Reg, rinchiuso nel corpo e nella vita della rockstar Elton John.

La vicenda raccontata ha la struttura classica della storia dell'eroe: la difficile infanzia, l'ascesa, il successo, la caduta e la redenzione. Se, pertanto, la pellicola non ha difficoltà di trama (è la stessa di "Bohemian Rhapsody", peraltro) quello in cui difetta è la sceneggiatura, specialmente nella seconda parte. Se la prima metà del film è spettacolare, mentre ci racconta del piccolo Reginald talento del pianoforte, dell'incontro tra un giovane Elton e il paroliere Bernie Taupin, e dei successi della rockstar mondiale, quando il protagonista conosce la droga e il tradimento, e la sua vita crolla, la trama si ferma e nei lunghi minuti successivi non succede nient'altro.

Alla redenzione è riservata la scena del gruppo alcolisti anonimi (espediente narrativo per raccontare la trama, presente in tutta la pellicola), i titoli finali e poco altro. Questi momenti sono esigui se confrontati con l'enfasi con cui viene raccontato e poi mostrato il "Live Aid" in "Bohemian Rhapsody", attraverso il quale anche lo spettatore si sente mondato dai peccati. "Rocketman" langue un po' nella seconda parte, insomma. A parte questo è un film coloratissimo, divertente, spettacolare ed esaltante, e merita di essere visto. Anche il solo primo tempo vale il prezzo del biglietto.

Veniamo ora alla colonna sonora, costituita ovviamente da canzoni di Elton John, brani classici e un inedito scritto apposta per il film. L'album con le musiche contenute nella pellicola s'intitola "Rocketman (Music from the Motion Picture)", è uscito da pochi giorni (il 24 maggio) e contiene i brani più famosi della rockstar inglese, non in versione originale ma in quella riarrangiata per il film, ricantati da Taron Egerton e dagli altri attori. La scelta musicale è stata curata da Giles Martin, figlio dello storico produttore dei Beatles George. Il singolo estratto dall'LP è "(I’m Gonna) Love Me Again" una canzone in cui il vero Elton John duetta con il suo "doppio" cinematografico. Tra i brani troviamo anche "Pinball Wizard" degli Who, rifatta dal protagonista della pellicola.

Questa è la lista ufficiale dei brani compresi nell'album:
01) The Bitch Is Back (Introduction) (Taron Egerton & Sebastian Rich)
02) I Want Love (Kit Connor, Gemma Jones, Bryce Dallas Howard & Steven Mackintosh)
03) Saturday Night’s Alright (For Fighting) (Kit Connor)
04) Thank You For All Your Loving (Taron Egerton)
05) Border Song (Taron Egerton)
06) Rock And Roll Madonna (Interlude) (Taron Egerton)
07) Your Song (Taron Egerton)
08) Amoreena (Taron Egerton)
09) Crocodile Rock (Taron Egerton)
10) Tiny Dancer (Taron Egerton)
11) Take Me To The Pilot (Taron Egerton)
12) Hercules (Taron Egerton)
13) Don’t Go Breaking My Heart (Interlude) (Taron Egerton & Rachel Muldoon)
14) Honky Cat (Richard Madden)
15) Pinball Wizard (Interlude) (Taron Egerton)
16) Rocket Man (Taron Egerton)
17) Bennie And The Jets (Interlude) (Taron Egerton)
18) Don’t Let The Sun Go Down On Me (Taron Egerton & Celinde Schoenmaker)
19) Sorry Seems To Be The Hardest Word (Taron Egerton)
20) Goodbye Yellow Brick Road (Jamie Bell)
21) I’m Still Standing (Taron Egerton)
22) (I’m Gonna) Love Me Again (Elton John & Taron Egerton)

Il film contiene anche altri brani, che sono stati esclusi dalla raccolta. Tra questi "Blue Suede Shoes" di Carl Perkins nella versione di Elvis Presley, "Streets of Laredo" (tradizionale, nella pellicola viene intonata da Taron Egerton e Jamie Bell), "Les Patineurs" (Emil Waldteufel), "Lee" (Jimmy Raney / Stan Getz), "I Got A Feeling" (Baker Knight), il "Rondò Alla Turca" (Wolfgang Amadeus Mozart), "Move It" (Ian Samwell / Cliff Richard), "Piano Quintet in A Major D.667 (The Trout)" (Franz Schubert), "Breaking Down The Walls Of Heartache" (Randell e Linzer / Pennycooke e Khadime), "Screamin'" (Mike Bloomfield / Paul Butterfield Blues Band), "Wild Women Don't Have The Blues" (Ida Cox / The Big Three), "Ermine and Pearls" (Ben Foster) e "Dazz" (Hargis, Irons e Lincoln Ransom / Brick).

Non vi compaiono anche canzoni del repertorio dello stesso Elton John come "Candle in the Wind" (accennata al piano nell'ufficio del produttore), "Daniel", "Victim of Love" (la canzone disco che non gli piaceva), "I Guess That's Why They Call It The Blues" e "Sad Songs (Say So Much)".

 

 

Gabriele Tomasi – Onda Musicale

 

 

 

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Tags: Elton John
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